Strage di piazza Fontana: cinquant’anni dopo conosciamo i colpevoli.
Basta con la retorica dei “misteri d’Italia”. Basta con la notte in cui tutto è nero, tutto è buio, tutto è possibile, dunque niente è certo.
La strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 è stata compiuta dal gruppo fascista e filonazista Ordine nuovo, ben conosciuto e ben collegato con servizi segreti e apparati dello Stato, oltre che con strutture d’intelligence Usa. I responsabili dell’attentato sono Franco Freda e Giovanni Ventura, come afferma una sentenza della Cassazione del 2005, anche se non possono più essere processati e condannati perché definitivamente assolti per lo stesso reato nel 1987. L’unico di cui è stata riconosciuta processualmente la responsabilità è Carlo Digilio, militante di Ordine nuovo e informatore dei servizi Usa.
Conosciamo i nomi dei capi e dei quadri di Ordine nuovo e quelli dei responsabili degli apparti di sicurezza dello Stato degli anni delle stragi, così come quelli dei politici che avevano il dovere di controllarli: i presidenti del Consiglio Mariano Rumor, Emilio Colombo, Giulio Andreotti, il ministro dell’Interno Franco Restivo, i ministri della Difesa Luigi Gui e Mario Tanassi.
Altri due innocenti hanno pagato per quella strage: Giuseppe Pinelli caduto da una finestra della questura di Milano durante un interrogatorio il 16 dicembre 1969 e Pietro Valpreda assolto 22 anni dopo da tutte le accuse.
Fonte: FQ